La rinosinusite cronica (RSC) è una patologia molto frequente a livello mondiale: interessa circa il 5-12% della popolazione generale, e determina un elevato costo economico a carico del servizio sanitario. L’aggettivo “cronica” sta ad indicare che è una condizione perdurante nel tempo (almeno 12 settimane), con periodi di benessere alternati ad episodi di riacutizzazione in cui la sintomatologia sarà maggiore e di più difficile controllo.
È un’infiammazione a carico del naso e dei seni paranasali e delle piccole cavità aeree disposte all’interno del massiccio facciale, caratterizzata da congestione e ostruzione nasale, associata a secrezioni mucose dense, difficoltà respiratorie, dolore e gonfiore al volto (tra fronte e naso), riduzione del senso del gusto e dell’olfatto.
Tra le principali cause, rientrano: i polipi nasali, le deviazioni del setto nasale, i traumi facciali e le allergie.
La diagnosi di RSC è prettamente clinica: l’anamnesi di solito è fortemente indicativa e l’esame obiettivo spesso dirimente. L’endoscopia nasale permette la visualizzazione delle fosse nasali e l’identificazione dei segni di infezione o infiammazione a carico della mucosa nasale e dei seni paranasali, l’eventuale presenza di neoformazioni endonasali, nonché di variazioni anatomiche che possono predisporre a quadri di RSC.
Dal punto di vista radiologico, utile a completamento diagnostico è la TC del massiccio facciale, che permette di visualizzare l’anatomia della regione interessata dal processo patologico.
Il trattamento della RSC è finalizzato a ridurre l’infiammazione e a favorire il drenaggio del muco lungo la corretta via. A seconda delle cause si può intervenire con:
- irrigazioni nasali con soluzioni saline, per disinfettare le cavità nasali;
- corticosteroidi per uso orale o topico, sotto forma di spray nasale, per ridurre l’infiammazione;
- decongestionanti
- antibiotici, dopo aver accertato la causa dell’infezione;
- immunoterapia, per il trattamento contro gli allergeni;
- chirurgia, per la rimozione di eventuali polipi che causano l’ostruzione nasale (FESS).
Tuttavia, anche effettuando la terapia consigliata, le riacutizzazioni sono frequenti. Lo studio sempre più approfondito dei meccanismi patogenetici delle diverse forme di RSC, ha permesso di capire il motivo per cui non tutte le forme rispondevano alle stesse terapie, e ha portato allo sviluppo di altri farmaci, più specifici, per il loro trattamento, i cosiddetti farmaci biologici.
La diagnosi precoce e l’aderenza alla terapia sono i cardini del successo nel trattare questa patologia, ma è necessario prendere coscienza del fatto che si tratta di una patologia cronica, pertanto non è possibile ottenere una guarigione definitiva, ma si deve cercare si tenere sotto controllo i sintomi, per ottenere una buona qualità di vita.
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