Le allergie respiratorie vengono classificate come intermittenti quando si parla di allergie stagionali legate ai pollini, che hanno quindi una cadenza annuale. Sono, invece, perenni quando sono causate da acari della polvere o peli di animale.
La rinite allergica, la congiuntivite allergica e l’asma bronchiale allergico sono le tipologie di allergie respiratorie più comuni.
La gravità dei sintomi delle allergie respiratorie varia da persona a persona, ma nella maggior parte dei casi i sintomi possono irritare occhi, pelle e le vie respiratorie.
In presenza di una sintomatologia che possa far sospettare un’allergia respiratoria è necessario rivolgersi al proprio medico o all’allergologo per una diagnosi corretta e per l’identificazione dell’allergene o degli allergeni ai quali si è sensibilizzati. In caso di esito positivo il medico potrà stabilire un programma a scopo preventivo o terapeutico da mettere in atto, per esempio, prima dell’inizio della stagione dei pollini.
In caso di allergia conclamata, alcuni farmaci (decongestionanti, antistaminici e corticosteroidi nasali) possono aiutare a mitigare i sintomi.
In caso di allergie più gravi, quando i sintomi perdurano per periodi di tempo lunghi, l’immunoterapia specifica (sub-linguale o sottocutanea) fa sì che l’organismo si abitui e via via riduca la risposta immunitaria che scatena l’allergia.
I nostri esperti:
Dott. Luigi Macchi
Dott. Alessandro Farsi